POSTATO IL 27-02-2014 DA Leonardo


Il-giro-della-tuscia-in-80-giorni-DEF2-460x700Era il 1873 quando uscì la famosa opera di Jules Verne Il giro del mondo in 80 giorni: perfettamente inserita nel suo tempo e anticipatrice di sviluppi storici di lì a venire, rappresenta la nitida istantanea un’epoca permeata dalla fiducia millenaristica nel progresso della scienza e della tecnica, un’epoca storica che ha dato il “la” a quel fenomeno polimorfo che oggi chiamiamo globalizzazione.

Oggi, a 140 anni da allora, viviamo in un periodo storico profondamente diverso. La globalizzazione ha raggiunto vette che hanno abbondantemente superano la pur fervida immaginazione di Verne, travolgendo e seppellendo, nel suo cammino rapido e violento, storie antiche, tradizioni millenarie, biodiversità, modi di vivere, comunità e relazioni sociali.

Ecco, in un periodo storico siffatto, è forse arrivato il momento di capovolgere il paradigma di sviluppo e l’angolo visuale, di poggiare il piede sul freno e spingere forte, di abbandonare la velocità e riscoprire la lentezza (ricordate? avevamo iniziato pressappoco così), per tornare a raccontare quei territori dimenticati nell’ansia degli spostamenti e nella freneticità delle azioni e delle relazioni umane. È arrivato il momento di fare un passo indietro, e prenderci il tempo necessario per allargare i nostri orizzonti e quelli del paesaggio che viviamo quotidianamente.

Questo è, in sostanza, il senso profondo del progetto Ammappalitalia e del suo figliol prodigo “Il giro della Tuscia in 80 giorni”, che noi come Annulli Editori abbiamo deciso con convinzione di sostenere. Una lunga passeggiata che è un po’ una scommessa (ma, al contrario del suo parente famoso, il giro del mondo, è tutt’altro che un’impresa eroica): la scommessa che sia possibile percorrere l’intero territorio della provincia di Viterbo a piedi, senza l’ausilio di mezzi di trasporto (automobile, bus, treno, etc.) “semplicemente percorrendo strade sterrate, tratturi, mulattiere, sentieri veri e propri, fino a qualche decennio fa ancora frequentati e usati dai contadini e dai viaggiatori di tutte le nazioni”. Un viaggio che avrà inizio sabato 1° marzo e che farà tappa in tutti i 60 comuni della provincia di Viterbo, per raccontare la natura e il paesaggio urbano, la storia, l’archeologia, le specie animali e la razza umana che abitano questi luoghi.

Al termine delle singole tappe, Marco Saverio Loperfido, ideatore del progetto e passeggiatore, condividerà sul sito ammappalitalia.it il percorso effettuato, corredandolo con fotografie, appunti di viaggio, filmati e indicazioni utili per il futuro viaggiatore. Ove l’organizzazione e la fatica lo permetteranno, Marco organizzerà incontri di presentazione dell’iniziativa, spiegando il progetto di mappatura sentieristica e raccontando il territorio attraversato e le proprie esperienze di viaggio.

Annulli Editori ospiterà Marco durante il suo soggiorno a Grotte di Castro (tra il 18 e il 19 marzo), organizzandogli la giornata, le visite e gli incontri per far conoscere, a lui e a chi lo accompagnerà lungo il cammino, il paese e i suoi abitanti.  Per chi fosse interessato a salutare e a fare due chiacchiere con il viaggiatore potrà incontrarlo presso il Museo Civita e il sito archeologico di Pianezze, o durante la degustazione di vino organizzata presso la cantina di Antonella Pacchiarotti. Per chi fosse interessato, invece, ad accompagnarlo lungo il cammino, in una o più tappe (escluse la prima e l’ultima, che Marco ha voluto riservare per sé solo), linkiamo il programma completo (e pressoché definitivo) del Giro.

Buon viaggio!

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