
Saggi di Bonafede Mancini, Micaela Merlino, Giorgio Fanti, Catia Bonifazi e Monica Ceccariglia
Il quarto quaderno di storia del Risorgimento viterbese raccoglie gli atti del convegno organizzato dal Comitato provinciale di Viterbo dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano che si è tenuto il 25 ottobre 2024 presso la sala Anselmi dell’Amministrazione provinciale di Viterbo.
L’incontro ha costituito l’occasione per affrontare il tema dei diversi atteggiamenti manifestati da alcune componenti di idee liberali e democratiche del mondo cattolico nel contesto risorgimentale viterbese.
Gli interventi qui raccolti si concentrano in prevalenza su figure di religiosi che sono stati in contatto con le posizioni del cattolicesimo liberale o che hanno avuto esperienza del periodo risorgimentale in modo più marcato e personale, manifestando opinioni nettamente divergenti da quelle tradizionali dell’istituzione ecclesiastica del tempo. Nel Viterbese, come anche altrove, alcune componenti del mondo cattolico hanno partecipato in modo attivo al processo di unificazione nazionale, mostrando varie sfaccettature, tensioni e fermenti, in un contesto religioso e sociale conservatore dove era ben rappresentato un atteggiamento di «moderatismo» motivato dalla consapevolezza della forte presenza della Chiesa «reale» e che, più in generale, è sintetizzato nella formula «Cattolici con il papa, liberali con lo Statuto».
L’incontro ha costituito l’occasione per affrontare il tema dei diversi atteggiamenti manifestati da alcune componenti di idee liberali e democratiche del mondo cattolico nel contesto risorgimentale viterbese.
Gli interventi qui raccolti si concentrano in prevalenza su figure di religiosi che sono stati in contatto con le posizioni del cattolicesimo liberale o che hanno avuto esperienza del periodo risorgimentale in modo più marcato e personale, manifestando opinioni nettamente divergenti da quelle tradizionali dell’istituzione ecclesiastica del tempo. Nel Viterbese, come anche altrove, alcune componenti del mondo cattolico hanno partecipato in modo attivo al processo di unificazione nazionale, mostrando varie sfaccettature, tensioni e fermenti, in un contesto religioso e sociale conservatore dove era ben rappresentato un atteggiamento di «moderatismo» motivato dalla consapevolezza della forte presenza della Chiesa «reale» e che, più in generale, è sintetizzato nella formula «Cattolici con il papa, liberali con lo Statuto».