«Gli arresti continuavano. Ormai nessuno poteva sentirsi più al sicuro. Nella nostra comunalka portarono via due giovani coniugi, belli, sportivi, spigliati. La gente, impaurita, aspettava le quattro o le cinque del mattino, le ore fatali in cui, di solito, passava il "corvo nero" (così chiamavamo il funereo furgoncino che veniva a portare via gli arrestati) e tirava un sospiro di sollievo se sentiva bussare alla porta accanto. Le colpe? Bastava una denuncia anonima, una qualsiasi calunnia, per segnare il destino di una famiglia»
Giovanna Strich racconta con lucida intelligenza e vibrante partecipazione. Rievoca il suo giardino d'infanzia berlinese, modello di educazione alla libertà, e la sua specialissima scuola moscovita. Ricorda gli inauditi sacrifici del popolo sovietico sotto la dittatura di Stalin e durante la seconda guerra mondiale. Riflette su quegli anni terribili e sui possibili conflitti tra l'adesione ad una parte politica e il dettato della coscienza.
La ricostruzione storica s'intreccia con quella delle sue vicende umane, spesso narrate con divertita ironia.
Passaggi in Europa traccia nell'affresco di un'epoca dura e intensa, il percorso di una vita di straordinaria umanità.
La ricostruzione storica s'intreccia con quella delle sue vicende umane, spesso narrate con divertita ironia.
Passaggi in Europa traccia nell'affresco di un'epoca dura e intensa, il percorso di una vita di straordinaria umanità.