POSTATO IL 27-03-2020 DA Leonardo


Care lettrici e cari lettori,

mi auguro che queste parole vi trovino in piena forma e in perfetta salute.

È un po’ di tempo che non ci facciamo sentire, ma ci scuserete, c’è voluto un po’ per matabolizzare tutto quello che è accaduto in queste settimane e provare a scriverne. Avremmo voluto occupare questo spazio in altro modo, per informarvi sulle novità editoriali che di solito fioriscono in primavera, ma la situazione è grave e non ce lo concede. L’attività va avanti, non ci siamo fermati del tutto, ma con le librerie chiuse e i distributori al palo, be’, ve lo lasciamo immaginare. Ci stiamo organizzando per attraversare la tempesta, più che altro, mettendo in campo tutto quello che possiamo per provare a uscirne incolumi; si lavora al «dopo», in qualche modo. E tuttavia il presente chiama: qualcosa stava bollendo in pentola, prima che arrivasse la pandemia a travolgere vite e situazioni, qualcos’altro abbiamo aggiunto in corsa proprio in questi giorni e… c’è solo da aspettare ancora qualche giorno per poter assaporare qualche frutto.

In attesa di raccogliere, vi scriviamo per darvi un’informazione importante che riguarda le vendite sul sito, contestualizzandola un po’.

Come forse saprete, il 25 marzo è entrata in vigore la nuova «legge sul libro», la legge 13 febbraio 2020 n. 15, recante «Disposizioni per la promozione e il sostegno della lettura»; una legge che, come espresso dall’art. 8, «mira a contribuire allo sviluppo del settore librario, al sostegno della creatività letteraria, alla promozione del libro e della lettura, alla diffusione della cultura e, anche attraverso il contrasto di pratiche limitative della concorrenza, alla tutela del pluralismo dell’informazione e dell’offerta editoriale».

Una delle pratiche anti-concorrenziali che la legge mira a contrastare è quella degli sconti, sulla quale vorrei spendere due parole, per sottolinearne alcune assurdità e spiegare dunque la ratio del provvedimento. Provate a pensarci un attimo: quale prodotto, oltre al libro, viene immesso sul mercato con un prezzo già scontato? Alimentari? No. Vestiti? No (i saldi sono l’opposto di uno sconto in partenza). Dischi? No. Forse le automobili, gli elettrodomestici, ma lì siamo su un altro piano, ed entrano in gioco gli incentivi statali. Perché i libri sì? A ben vedere non ha molto senso, ma di certo a qualcuno questa insensatezza piace. E non parlo di voi lettrici e lettori, che ovviamente apprezzate (ma se al libro che comprate fosse stato assegnato un prezzo artificiosamente alto per contenere lo sconto? Ci avete mai pensato?), ma di alcuni colossi ben noti.

Il prezzo di copertina di un libro è una funzione dei costi (i.e. correzione bozze, editing, stampa, grafica, impaginazione, promozione, diritti d’autore) e dei ricavi attesi, ed è, nella sua essenza, una scommessa sulla sostenibilità economica dell’impresa. Lo sconto in partenza, dunque, è una ghigliottina che pende sulla nuca delle piccole e medie case editrici e delle librerie indipendenti, che non possono permetterselo e dunque faticano; allo stesso tempo, è un bel regalo agli oligopolisti della produzione, della distribuzione e della vendita dei libri, che invece possono permettersi tutto. In un mercato già altamente concentrato come quello editoriale italiano, e in regime di sfrenato liberalismo (la legge precedente prevedeva un tetto del 15%, ma era facilmente aggirabile), la pratica degli sconti ha contribuito in questi ultimi anni a rafforzare ulteriormente la concentrazione e a espellere piccoli ma importanti attori dal mercato.

Le nuove norme, molto simili a quelle già introdotte in altri paesi europei quali Francia, Paesi Bassi, Spagna e Svizzera e conformi alle raccomandazioni del Parlamento europeo (datate 2002), prevedono che si possa applicare ai libri uno sconto massimo del 5% (15% sui libri scolastici). Da ora in poi, quindi, a (quasi) tutti i libri che acquisterete sul nostro sito (e ovunque) verrà applicata la nuova scontistica. Faranno eccezione, appunto, le novità, sulle quali manterremo il prezzo pieno per i primi sei mesi a partire dalla data di pubblicazione. Sconti superiori a questi sono possibili, dice la legge (e la cosa ci pare logica), in occasione di campagne promozionali, in merito alle quali dobbiamo però attendere i decreti attuativi.

Questo è quanto. Spero di non avervi annoiato. Spero soprattutto di sentirvi, e di vedervi, molto presto.

Buone letture e buona vita,
Leonardo Annulli

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